venerdì 23 gennaio 2009

L'agopuntura e il placebo


Una ricerca pubblicata dall Cochrane Collaboration, un organizzazione che si occupa della revisione critica degli studi clinici internazionali, sostiene che l'agopuntura produrrebbe dei benefici non grazie a effettivi stimoli di punti particolari tramite aghi, ma a causa dell'effetto placebo. Come per l'omeopatia e le altre medicine alternative, l'effetto dell'agopuntura dipenderebbe da un autocondizionamento: dopo il trattamento mi aspetto di guarire, e finita la cura effettivamente mi sento meglio.

Ma la domanda è: l'agopuntura è efficace? E se la senzazione di benessere prodotto dall'effetto placebo rientrasse tra gli effetti di un trattamento, come l'abbassamento della glicemia è provocato dall'insulina? Ho letto su una rivista di una ricerca in cui gli antidolorifici, se somministrati all'insaputa del paziente, avevano scarsa o nulla efficacia. Questo per dire che anche in farmaci testati gioca un ruolo fondamentale l'autocondizionamento. Chi non si è sentito bene già un secondo dopo aver preso l'Aulin?

Le mie conclusioni sono che per i malesseri di origine nervosa (gastriti, acne, ecc) questi rimedi sono realmente efficaci. Per chi ci crede. Dunque a me farebbero ben poco. Se invece vogliamo curare il diabete con l'omeopatia, allora si rientra in un ambito, la pseudo-scienza, da osteggiare pienamente.

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